Da
Avaaz-org: solo pochi giorni fa due cose erano molto diverse da come sono oggi: la messa in discussione della
guerra alle droghe, un vero e proprio tabù nelle cerchie governative; e la
Formula 1, che stava per tenere il suo Gran Premio in Bahrein, nonostante la brutale repressione dei manifestanti da parte del governo.
Poi la nostra comunità si è mossa e nel giro di 72 ore...
Nel giro di 72 ore,
oltre un milione di noi ha partecipato a queste due campagne, e abbiamo vinto!
La Formula 1, oggetto di pressioni enormi, ha invertito la sua decisione di gareggiare in Bahrein.
Il Segretario Generale dell'ONU si è detto d'accordo con noi nell'istituire una nuova task force sulle droghe, e a seguire i leader mondiali hanno avviato un nuovo dibattito storico sulla regolamentazione e la depenalizzazione!
Le
azioni dei cittadini funzionano: lo vediamo sempre di più in tutto il mondo.
Qui le due storie di come sia possibile...
Vittoria nel sanguinario Bahrein
Il brutale regime del Bahrein sta usando armi da fuoco contro i manifestanti pacifici e sta arrestando le infermiere e i medici che li prendono in cura, ma pretende che il mondo creda che sia tutto normale. Ha fatto di tutto perché il prestigioso Gran Premio di Formula 1 tornasse anche quest'anno nel suo paese. A 48 ore dalla decisione della Formula 1, il Bahrein si è rivolto agli Stati Uniti per chiedere aiuto e Avaaz è riuscita a ribaltare totalmente la situazione!
In soli 2 giorni, quasi 500.000 membri di Avaaz si sono uniti alla campagna e insieme abbiamo pubblicato oltre 20.000 messaggi sulle pagine Facebook e Twitter delle squadre di F1. Il team di Avaaz si è rivolto al leggendario pilota Damon Hill, che ha aggiunto la sua voce al nostro impegno. E da lì l'attenzione dei media è cresciuta esponenzialmente.
Nonostante tutto, i capi della F1 hanno deciso di andare avanti con la gara. La campagna di Avaaz è stata citata da migliaia di articoli in tutto il mondo (New York Times, AFP, Reuters, ESPN) e i nostri portavoce sono stati intervistati dalla CNN (foto a destra), dalla BBC e da altri network principali.
Avaaz ha ottenuto in seguito un rapporto interno trapelato dalla F1 che diceva che in Bahrein "non c'era alcuna violazione dei diritti umani". Si scopre così che il Vice Presidente della F1 aveva parlato solo con il governo e visitato un supermercato! Abbiamo pubblicato la nostra reazione, scatenando così ulteriori controversie, e finalmente... Le squadre della F1 si sono unanimemente rifiutate di gareggiare in Bahrein, costringendo così la F1 a cancellare la gara in Bahrein nel 2011!
Vittoria contro la "guerra alle droghe"
La guerra alle droghe è costata miliardi di euro di tasse, ha versato altre migliaia di miliardi nelle casse della criminalità organizzata, è costata un numero enorme di vite umane e ha ottenuto 0 risultati.
Nonostante questo è da decenni che qualunque dibattito per mettere fine alla guerra alle droghe viene soffocato. Nelle cerchie ufficiali, è tabù parlare di regolamentazione e depenalizzazione; alcuni hanno perso addirittura il lavoro per averlo fatto.
Poi un gruppo di ex Presidenti ha formato la Commissione globale sulle droghe per chiedere pubblicamente una riforma, ma fronteggiavano un serio problema: i politici hanno sempre detto che non possono agire perché non c'è il sostegno dell'opinione pubblica necessario per il cambiamento! Avaaz si è quindi unita alla battaglia.
Abbiamo lanciato la campagna, e in una settimana la nostra comunità ha dimostrato ai politici che si sbagliavano, con oltre 600.000 Avaaziani che chiedevano la fine della guerra alle droghe. Gli ex Presidenti e il miliardario Richard Branson hanno quindi convocato una conferenza stampa, presentando i loro rapporti commissionati a esperti per la riforma e ricevendo la petizione di Avaaz. La risposta è stata incredibile! Sono stati scritti oltre 2000 articoli (AP, IPS, The Guardian), e tutti positivi! Il tabù è stato abbattuto...
In un incontro molto importante nel pomeriggio, gli ex Presidenti si sono rivolti più volte alla nostra comunità per chiedere aiuto per portare avanti la campagna, insistendo sul fatto che soltanto una pressione dal basso avrebbe potuto spingere la politica ad agire.
Il giorno successivo la Commissione globale e Avaaz hanno incontrato il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon. Nei 30 minuti di discussione la petizione di Avaaz è stata presentata e citata più volte come prova che l'opinione pubblica si è schierata per mettere fine alla guerra. Ban ha risposto dicendo che condivideva il nostro punto di vista e che ha deciso di creare una task force che cercherà nuove soluzioni al problema delle droghe! Un dibattito nuovo e necessario è finalmente cominciato...
Un enorme grazie a tutti
Queste due storie sono successe contemporaneamente, e sono soltanto due fra le tante. Guarda il racconto di aprile di quello che è successo con Avaaz qui. E nel corso delle due settimane in cui sono accadute queste campagne, Avaaz ha giocato un ruolo cruciale nel rompere il blackout dei media internazionali sulla repressione siriana. La nostra rete di coraggiosi cittadini reporter in Siria, finanziato dalle donazioni di Avaaz, è una delle uniche fonti di informazione per i media di tutto il mondo sull'incubo che sta avendo luogo lì.
Tutto ciò è stato possibile solo perché molto di noi hanno partecipato alle campagne di Avaaz con così tanta speranza, energia e determinazione, firmando, facendo il passaparola, donando, telefonando e pubblicando messaggi. Un enorme grazie e tantissime congratulazioni a tutti quelli che hanno contribuito!
Quando Avaaz ha cominciato eravamo alcune migliaia, e talvolta vincevamo. Ora siamo quasi 10 milioni, e vinciamo quasi sempre! Se continuiamo ad avere fiducia l'uno nell'altra e nel cambiamento, niente ci è precluso...
Con enorme gratitudine per questa fantastica comunità,
Ricken, Alice, Maria Paz, Emma, Saloni, Brianna e tutto il team di Avaaz
Guarda la nostra versione video della vittoria in Bahrein (in inglese)!
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